Cos’è la serigrafia?
Cos’è la serigrafia? Prima di rispondere alla domanda è bene riflettere sull’etimologia della parola: “seri” contrazione del latino “sericum” -seta- e grafia dal greco “graphos” -scrivere-, quindi serigrafia, letteralmente, significa scrivere con la seta.
Attraverso questa antica tecnica, perfezionata nei secoli, è possibile riprodurre un’immagine su diversi tipi di materiali senza perdere qualità a ogni ripetizione della stampa.
La serigrafia si distingue dagli altri sistemi di stampa per l’intensità dei suoi colori: si tratta di un meccanismo ripetitivo, una volta ottenuto il primo modello, la stampa può essere ripetuta centinaia di volte, senza perdere definizione.
Alcune delle stampe serigrafiche di Andy Wahrol

I vantaggi della serigrafia
La serigrafia è una tecnica molto duttile che offre dei risultati di alta qualità su diversi tipi di supporto e di materiali sia naturali che chimici:
- serigrafia su carta;
- serigrafia su legno e metallo;
- serigrafia su materiale plastico;
- serigrafia su tessuti naturali e sintetici di vario tipo;
- serigrafia su ceramica;
- serigrafia per decalcomanie e autoadesivi;
- serigrafia per vetrine.
I supporti su cui si stampa possono avere forme molto variegate: piana, cilindrica, sferica, conica, cubica, etc.
Dai materiali emerge tutta la versatilità della tecnica serigrafica, ma questo non è l’unico vantaggio: è fondamentale sottolineare la qualità della tecnica con la quale si creano stampe dai colori vividi e resistenti all’aria aperta e a molte condizioni che danneggerebbero altri tipi di stampa.
Inoltre si possono utilizzare vari tipi di tinte e di tonalità di colore con gli effetti più svariati: colori saturi, trasparenti, fluorescenti, brillanti, matt o semibrillanti.
Anche il tiraggio adatto a grandi, medie o piccole quantità è uno dei punti forti della serigrafia.
Evoluzione della serigrafia
Fin dalla preistoria
Le prime tracce della serigrafia si incontrano nelle cave Magdaleniane dei Pirenei e risalgono a circa 14.000 anni fa. In queste grotte sono stati trovati degli stampi di mani fatti in serie e in negativo.
Venivano usate di frequente anche dagli antichi Egizi per decorare le tombe, dai Greci per definire i contorni nei mosaici, mentre i Romani le usavano come precoce forma di pubblicità. In Cina, nel periodo delle sei dinastie, i monaci buddisti utilizzavano la stampinatura per produrre in massa le immagini del Buddha in tutto l'Oriente.
Una primitiva forma di serigrafia si ebbe nel Medio Evo attraverso l'uso di una tela e di catrame che si stendeva e si lasciava usciagare. Si spargeva il colore e si lasciava filtrare nelle aree di tessuto libere.
In Giappone, nel diciottesimo secolo, produssero le prime maschere finemente intagliate con le quali venivano decorati tessuti e pareti. Fu proprio dal Giappone che arrivarono i primi telai che diedero vita a una serigrafia più moderna che ha posto le basi per quella di oggi.
Nel ’800 uno dei primi che serigrafò la stoffa usando un telaio fu William Morris.


Il XX Secolo
Nel 1907 Samuel Simon brevettò un sistema di mascheratura che faceva uso di un liquido coprente per dipingere l’immagine negativa su un tessuto di seta, montato su un telaio.
Poco dopo venne inventata la racletta per stendere il colore in maniera più uniforme. Ma fu solo nel 1915, quando la maschera venne prodotta con metodi fotografici che la assunse una dimensione popolare. Da allora si produsse materiale da esposizione economico e di qualità per i grandi magazzini.
Negli anni ’50, Domberger, uno stampatore di Stuttgart, raffinò il medium e stampò opere d’arte finemente rifinite che presero il nome di Op Art.
Negli anni ’60 si passò alla Pop Art con Warhol e altri artisti e cambiò anche l’atteggiamento del pubblico nei confronti di questa tecnica.
Negli anni ’70 vennero inseriti sul mercato inchiostri a pellicola sottile e tessuti dalla trama ultrafina. Fu una grande svolta per la definizione dell’immagine che acquisisce una qualità straordinaria.
Da questo momento in poi, nella serigrafia c’è stata una continua sperimentazione ed evoluzione fino a renderla oggi un processo industriale in grado di fornire grandi tirature di altissima qualità.